Se ti dicessi che l’immagine coordinata così come la conosciamo sta facendo il suo tempo, probabilmente storceresti il naso. Quel sistema fatto di regole precise, palette cromatiche fisse e applicazioni identiche su ogni supporto è stato il mantra per decenni. Ma oggi? Oggi le regole sono cambiate e i brand più innovativi, quelli che vogliono davvero farsi notare, hanno capito che la coerenza rigida è un limite, non un vantaggio.
Viviamo in un mondo multicanale e iperconnesso (Cina docet!), dove chi acquista non è più un unico target indistinto, ma un mosaico di persone con gusti, esigenze e modi di fruire i contenuti molto diversi tra loro. Ecco perché l’immagine coordinata “non coordinata” è la nuova frontiera del branding.
Brand identity flessibile: 4 motivi per cui supera l’immagine coordinata tradizionale
La parola d’ordine oggi è flessibilità. Non significa buttare via tutto e generare caos, ma saper modulare la propria identità visiva in modo intelligente, mantenendo elementi chiave riconoscibili ma adattandoli a ogni contesto.
Ecco perché:
- I canali sono diversi: un post Instagram non è un sito web, né una brochure cartacea. Ognuno ha linguaggi, formati e aspettative diverse. Un’immagine coordinata moderna deve tener conto di queste specificità, diventando uno strumento dinamico e adattivo, non una gabbia.
- L’attenzione è un bene prezioso: riproporre lo stesso identico visual rischia di diventare noioso e invisibile. La varietà grafica, se ben gestita, può essere un potente alleato per mantenere vivo l’interesse.
- I pubblici sono segmentati: vuoi parlare a un pubblico variegato? Ogni persona vuole sentirsi rappresentata in modo diverso. La personalizzazione dell’immagine coordinata aiuta a costruire relazioni più autentiche e significative.
- La cultura visiva è liquida: meme, remix, contaminazioni sono il pane quotidiano del digitale. L’identità visiva deve potersi contaminare senza snaturarsi, proprio come fanno le persone nei loro percorsi quotidiani tra contenuti e piattaforme.
Come i brand stanno superando l’immagine coordinata tradizionale
Starbucks: dinamicità e modernità attraverso palette stagionali e versatili
Starbucks ha costruito un sistema di immagine coordinata che va ben oltre il solo verde iconico, abbracciando una ricca varietà di palette stagionali: Spring, Summer, Nitro, Fall. Questa molteplicità cromatica non solo rende il brand estremamente dinamico e moderno, ma gli permette di adattarsi con agilità a diversi contesti, emozionando e coinvolgendo i clienti in modo sempre fresco e coerente. L’identità visiva di Starbucks si evolve con il ritmo delle stagioni e delle esperienze, mantenendo un equilibrio tra riconoscibilità e innovazione, senza mai rinunciare a un forte senso di appartenenza e autenticità.
Instagram: un’esplosione di colori per un’identità dinamica
Instagram ha rivoluzionato la sua immagine coordinata con un gradiente vibrante che spazia dal blu al viola, rosa, arancione e giallo, creando un linguaggio visivo fresco, energico e immediatamente riconoscibile. Questa palette multicolore non solo riflette la creatività e la varietà dei contenuti sulla piattaforma, ma permette anche di adattare il brand a diversi contesti digitali mantenendo coerenza e impatto. Il risultato è un’identità visiva fluida e modulare, perfetta per un mondo multicanale.
eBay: colori multipli per esprimere varietà e inclusività
eBay utilizza una palette di colori vivaci e distinti per ogni lettera del suo logo, simbolo della varietà e dell’energia del suo marketplace globale. Questa scelta cromatica permette al brand di comunicare inclusività e dinamismo, adattando la propria immagine a molteplici contesti senza perdere coerenza. Il sistema visivo di eBay è un esempio di immagine coordinata che abbraccia la molteplicità, trasformando la diversità in un punto di forza riconoscibile e distintivo.
Dropbox: modularità e colori per un’identità versatile
Dropbox ha sviluppato un sistema visivo che combina una palette estesa di colori con un design pulito e modulare, capace di adattarsi agilmente a diversi ambienti digitali e offline. La varietà cromatica permette al brand di essere flessibile e contemporaneo, mantenendo però un’identità chiara e accessibile. Questo approccio rende Dropbox un esempio di come un’immagine coordinata possa essere coerente e al tempo stesso aperta alla personalizzazione e all’evoluzione.
Spotify e branding visivo adattivo: differenziarsi restando sé stessi
Spotify è un mago nel reinventare la sua immagine per ogni playlist, campagna o mercato, giocando con colori, font e grafiche, ma senza mai perdere il suo tono fresco e riconoscibile. Questo crea curiosità e stimola l’engagement.
Figma: quando l’identità visiva è anche esperienza d’uso
E sì, lo so, era inevitabile: da UX strategist non potevo non citare Figma.
Più che un’identità visiva, Figma ha costruito un’identità comportamentale. Il suo brand vive nella UI, nei pattern di interazione, nelle community file, nei plugin condivisi. Il suo sistema visivo è modulare, adattivo, collaborativo, proprio come il tool. Coerenza? C’è. Ma è una coerenza che si adatta al flusso del lavoro, alla cultura open-source, al co-design. È il manifesto visivo della UX moderna.
McDonald’s e WTA: quando anche i giganti fanno il salto verso l’immagine fluida
Siamo abituati a vedere McDonald’s nel suo iconico rosso e giallo, ma la collaborazione con Call of Duty, progettata da Bruno agency, dimostra come anche un colosso con un’identità così consolidata possa diventare fluido, sperimentando nuovi linguaggi visivi senza perdere la propria essenza.
Allo stesso modo, la WTA ha recentemente lanciato un rebranding audace e moderno, con un logo rinnovato e una palette colori vibrante che punta a catturare lo spirito dinamico e globale del tennis femminile. Il nuovo sistema visivo, sebbene non sia piaciuto a tutti, rappresenta un salto importante: se un’istituzione di questo calibro abbraccia la fluidità, significa che il futuro dell’immagine coordinata è davvero in evoluzione.
Immagine coordinata sui social: perché la varietà batte la monotonia
Qui la molteplicità è d’obbligo. Ho sperimentato personalmente questo approccio su LinkedIn, variando stili, palette e formati nei miei post. Risultato? Un aumento netto di like, commenti e visite al profilo. Perché la varietà stimola la curiosità, cattura l’attenzione e mantiene alta la riconoscibilità grazie a elementi ricorrenti. L’immagine coordinata non è scomparsa, ma si è evoluta per essere coerente senza essere monotona.
Statistiche sulla brand identity: perché la flessibilità visiva premia
Ok, fin qui tutto bello in teoria. Ma cosa dicono i numeri? Le ricerche confermano che un’identità visiva flessibile non è solo una scelta creativa, ma anche strategica. I brand che sanno adattarsi parlano meglio ai loro pubblici, generano più interazioni e costruiscono relazioni più forti. Ecco qualche dato che lo dimostra:
- Il 70% dei consumatori e consumatrici preferisce brand autentici e capaci di adattarsi ai loro bisogni (Nielsen).
- Il 65% degli utenti social interagisce di più con contenuti visivamente vari e creativi (HubSpot).
- Le aziende con brand identity flessibili registrano un aumento medio del 15% in awareness e engagement (Black Rabbit).

Se hai visto l’Eurovision ti sarai accort* che anche un contest così importante e mainstream è in realtà un laboratorio visivo dove animazioni, lettering e layout mutano con coerenza e spettacolarità.*
Brand system flessibile: come creare coerenza visiva senza rigidità
Non è un invito a fare “tutto e il contrario di tutto”. La chiave è costruire un brand system solido, con linee guida chiare ma non rigide, che permettano di declinare l’identità in modo coerente ma creativo. È un equilibrio sottile, come un buon cocktail: dosi giuste di coerenza e varietà per non stancare mai. Amazon ne è un esempio perfetto: mantiene il suo arancione iconico, “Smile Orange”, come elemento unificante, ma arricchisce la propria palette con colori espressivi e modulabili per ciascuno dei suoi sub-brand, permettendo così di adattarsi agilmente a contesti diversi senza perdere la forza della propria identità.
Un’immagine coordinata moderna deve sapersi trasformare senza perdere l’anima. Deve saper parlare linguaggi diversi, ma con la stessa voce.
Come creare un’immagine coordinata flessibile che funziona su ogni canale
Se vuoi che il tuo brand non sia uno tra tanti, devi abbracciare questa fluidità. Raccontare la tua storia in modi diversi, adattarti ai canali e ai pubblici senza perdere la tua voce. Come ho fatto io su LinkedIn, dove l’approccio flessibile ha fatto crescere la mia community e la mia autorevolezza.
In un mondo che cambia veloce, chi resta fermo perde. Chi si muove con stile, creatività e coerenza dinamica, vince.