Il design brutalista è una delle tendenze più chiacchierate nel mondo del branding e del design. Non è una novità assoluta: come tutti i trend, va e viene a cicli regolari e ora sta tornando in modo brutale! Un ritorno che riporta alla ribalta un’estetica autentica, grezza, audace e irregolare.
Ma cosa rende questo approccio così speciale? Perché sempre più brand, dai giovani emergenti ai grandi nomi del lusso, scelgono questo stile per dare una svolta alla loro comunicazione visiva?
Cos’è il Design Brutalista?
Partiamo dal principio. Il design brutalista nasce nell’architettura degli anni ’50 e si caratterizza per l’uso di materiali grezzi, forme spigolose e una totale disconnessione dalle convenzioni estetiche classiche. Niente curve morbide o linee simmetriche, ma una spinta verso l’uso di forme forti, contrasti netti e colori intensi.
Nel branding, questo stile non cerca di piacere a tutti, ma di fare rumore. Non ha paura di sembrare imperfetto, anzi, celebra l’imperfezione come una forma di bellezza. Il caos visivo diventa un linguaggio, un modo per comunicare autenticità, diversità e originalità.
- Il complesso residenziale di Corviale, progettato da Maurizio Sacripanti negli anni ’70, è un esempio di architettura brutalista, caratterizzato da materiali grezzi e un aspetto massiccio e monumentale.
- Anche Laurentino 38, progettato negli anni ’60-70, è un complesso residenziale con un’architettura funzionalista e austera, caratterizzata dall’uso di cemento grezzo tipico del brutalismo.
Il Brutalismo nel Web Design
Il brutalismo non ha influenzato solo l’architettura, ma anche il mondo digitale. Nel web design si traduce in interfacce grezze, audaci e provocatorie. I siti brutalisti cercano di ispirarsi all’onestà materica dell’architettura, attraverso schemi di colori contrastanti, dimensioni di testo sproporzionate, hover effect eccessivi e navigazioni volutamente complesse o disorientanti.
Questi siti web catturano l’utente proprio ignorando intenzionalmente i suoi bisogni e aspettative, generando sorpresa e coinvolgimento.
Un aspetto fondamentale del brutalismo digitale è la navigazione non tradizionale: proprio come negli edifici possono avere piante irregolari e percorsi caotici (basti pensare al SESC Pompéia di São Paulo, famoso per i suoi ponti a zig-zag), i siti brutalisti spesso obbligano l’utente a esplorare in modo non lineare, rompendo la prevedibilità dell’esperienza utente tradizionale.
Quali Sono Le Caratteristiche di Questo Stile
- Colori forti e contrastanti: l’uso di colori accesi, come il nero, il rosso, il giallo e l’arancione, crea un impatto visivo che non può passare inosservato. I toni sono netti, contrastanti e non c’è spazio per l’indecisione. È un design che grida e che vuole essere visto.
- Tipografia audace e grintosa: font spessi, a volte volutamente sgraziati, sono una firma di questa estetica. Caratteri tipografici come Helvetica Bold o monospaziati si uniscono a stili industriali per creare testi che spiccano. La tipografia diventa una forma di espressione visiva che non può essere ignorata.
- Materiali grezzi: il packaging di questo stile punta su materiali poco rifiniti, come carta ruvida, metallo e plastica trasparente. L’imperfezione dei materiali diventa una scelta, un elemento di autenticità che si contrappone alla perfezione artificiale di altri design.
- Composizioni irregolari: in questo stile, non troverai composizioni perfettamente equilibrate. Le linee guida classiche vengono infrante per creare una sensazione di libertà visiva. La rottura della simmetria diventa parte integrante del messaggio che il brand vuole comunicare.

Il design brutalista in chiave fashion del tema WordPress Pandita.
Perché il Design Brutalista È Così Cool?
Questo approccio estetico non è solo una moda visiva: è un modo per distinguersi. Ma cosa lo rende così efficace?
- Differenziazione: in un mondo dove tutti sembrano utilizzare lo stesso tipo di estetica piatta e patinata, questo design è un’onda di aria fresca. Si distingue in modo netto, creando un’immediata riconoscibilità per chi lo adotta.
- Autenticità: questo stile comunica trasparenza. Non cerca di nascondere i suoi difetti, ma li celebra. E, in un’epoca in cui i consumatori cercano brand genuini, questa autenticità è una carta vincente.
- Impatto immediato: grazie ai forti contrasti di colore, alle linee audaci e all’utilizzo di materiali grezzi, questo tipo di design cattura subito l’attenzione. Non lascia spazio alla noia o all’indifferenza, ma stimola una reazione immediata. È un design che sorprende, inquieta, ma soprattutto conquista.
I Brand Che Hanno Fatto di Questo Stile la Loro Firma
Molti brand hanno scelto di abbracciare questo approccio per emergere in un mercato sempre più affollato. Ecco alcuni esempi di brand che lo hanno fatto con successo:
- Balenciaga: questo marchio di lusso ha adottato un design che sfida le convenzioni della moda, utilizzando immagini “imperfette” e campagne pubblicitarie volutamente grezze. Il design brutalista è diventato una firma distintiva, capace di attirare l’attenzione di una clientela giovane e audace.
- Ugly Drinks: un brand che ha fatto della “bruttezza” il proprio punto di forza. Le etichette dei loro prodotti sono volutamente disordinate, una scelta che rompe con l’estetica tradizionale dei brand di bevande e che conferisce al marchio un’aura di autenticità.
- Rough Trade Records: la casa discografica indipendente ha costruito il proprio sito web utilizzando un design grezzo e non convenzionale. Il sito riflette perfettamente la sua identità ribelle e anticonformista.

Design: Jones Knowles Ritchie. CGI: Officina Poligonale. Immagine per gentile concessione di Officina Poligonale.
Quando Il Design Brutalista È la Scelta Giusta?
Questo approccio estetico non è per tutti. Se il tuo brand si posiziona nel lusso tradizionale o nella raffinatezza, questo stile potrebbe non essere la scelta giusta. Ma se il tuo obiettivo è emergere, differenziarti e parlare a un pubblico giovane, dinamico e non convenzionale, allora il design brutalista è la chiave.
I marchi che abbracciano il brutalismo vogliono comunicare un messaggio di originalità e autenticità. Non hanno paura di rompere le regole, di andare controcorrente e di “sbagliare” visivamente per creare qualcosa di unico e memorabile.
I Vantaggi di Abbracciare Questo Stile
Adottare un design grezzo non è solo una scelta estetica, ma una strategia di marketing potente. Ecco perché funziona:
- Si distingue in un mercato affollato: nel marasma visivo che domina oggi, il design brutalista emerge per la sua capacità di catturare l’attenzione.
- Crea un’identità forte e riconoscibile: questo approccio estetico è inconfondibile e subito riconoscibile. Se il tuo brand ha una personalità forte, questo stile è un’ottima scelta.
- Si adatta alle nuove generazioni: la Gen Z è la generazione che ama il caos, i meme e le cose che non sono perfette. Questo design parla a loro, offrendo un’estetica che esprime autenticità e irriverenza.

Il design brutalista non deve essere estremo: i suoi elementi possono mescolarsi ad altri stili per adattarsi al brand e al target.
La mia ricetta brutalista: due progetti a confronto
Ma come si traduce tutto questo in progetti reali? Voglio raccontarvi due storie di design che ho avuto il piacere di curare in prima persona, due esempi di come il brutalismo possa essere anche interpretato in modi diversi, ma sempre con un occhio all’autenticità e alla riconoscibilità del brand.
Il primo esempio è Bacco06, un cocktail bar che voleva un’identità visiva forte e memorabile. L’ispirazione? Un mix tra le riviste underground degli anni ’70, i menu in stile Bauhaus degli anni ’30 e ’40 e l’estetica delle fotocopie e matrici. Il risultato è un menu che sembra un manifesto: bianco e nero contrastati, il tocco di rosso acceso del “06” che cattura l’attenzione e una griglia che organizza le informazioni in modo chiaro ma non convenzionale. La tipografia, protagonista assoluta, è un omaggio ai caratteri bold e sans-serif dell’epoca, creando un’esperienza tattile e visiva unica. Un design che non cerca di compiacere, ma che riflette l’anima del locale: un luogo dove la sostanza conta più dell’apparenza e dove ogni dettaglio è curato con passione.
L’altro case study è Copywriter4U, un progetto che mi ha permesso di esplorare un approccio più soft al brutalismo. L’obiettivo era creare un’identità visiva che comunicasse la personalità e la professionalità di Eleonora Usai, una copywriter freelance con uno stile unico. La soluzione? Un logo che gioca con il contrasto tra il font bold e il lettering in corsivo, creando un equilibrio dinamico e originale. Il sito web, con i suoi ampi spazi bianchi, le immagini evocative e la tipografia che riempie lo spazio in modo creativo, è un invito a scoprire il mondo della copywriter. Un design che non ha paura di rompere gli schemi, ma che lo fa con un tocco di eleganza e personalità, creando un’esperienza di brand memorabile e coinvolgente.

Il brutalismo può anche essere soft, come l’hook nell’homepage di Copywriter4U.
Il Futuro del Brutalismo
Il design brutalista sta cambiando il volto del branding, soprattutto per i marchi che vogliono farsi notare in un mondo visivo sempre più omologato. Con la sua capacità di sfidare le convenzioni e di celebrare l’imperfezione, rappresenta una scelta audace, ma vincente, per chi cerca di comunicare in modo diretto, originale e sorprendente. Se il tuo brand è pronto a fare il salto e a distinguersi, il design brutalista potrebbe essere la scelta che stavi aspettando.